martedì 10 luglio 2012

Concerto del 6 luglio 2012. Alcune immagini...



Pubblichiamo sul nostro blog alcune foto scattate dal nostro bravissimo amico Antonio Del Gatto in occasione del nostro grande evento di chiusura della prima stagione concertistica dell'Orchestra della Compagnia degli Artisti di Ottocento Napoletano in collaborazione con la Banda Musicale della Polizia Penitenziaria, tenuto il giorno 6 di luglio, alle ore 21.00 presso il cortile d'onore della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria, palazzo Valle, Portici (NA).





























Ecco i nomi di quanti hanno realizzato l'evento:

direttore d’orchestra
Leopoldo Fontanarosa

violini primi
Giuseppe Grieco
Federica Ferro
Alessia Viti
Ilaria Ferrigno

violini secondi
Ilaria Zarra
Lucia Avagliano
Elena Nunziante
Aurora Sanarico

viole
Natale Atripaldi
Roberto Bianco

violoncelli
Nazarena Ottaiano
Sharon Viola

contrabbasso
 Luigi Castiello

oboi
Ispettore Superiore
Chillemi Natale Mario
Ispettore Capo
Calabrese Giuseppe
Diego Di Guida

fagotti
Francesco Salzano
Vittorio Migliaccio

corni
Ispettore Superiore
Tascione Pietro
Ispettore Superiore
Fazzone Roberto
Antonella Marino

trombe
Raffaele Alfano
Alessio Iovino
Ispettore Superiore
Petruccelli Pasquale

timpani
Vittorio Oriani

clavicembalo
Lilly Carafa

ballerini
Fabiana Colucci
Jessica Ferrara
Antonello Apicella
Nello Giglio

coreografia
Cristina Coppa

Noi e la Banda della Polizia Penitenziaria, uniti per la cultura della legalità.

Il nostro grande evento di chiusura della prima stagione concertistica del 6 luglio scorso, ha visto l'inizio di una fruttuosa collaborazione con la Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria che ha sede a Palazzo Valle in Portici. Tale sinergia è nata con il "prestito", da parte di quest'ultima, di cinque validissimi strumentisti che sono andati a completare l'organico della nostra già numerosa compagine orchestrale. 


Così sono entrati a far parte della nostra famiglia musicale i maestri: Ispettore superiore Mario Natale Chillemi, Ispettore capo Giuseppe Calabrese, oboisti; Ispettore superiore Pietro Tascione, Ispettore superiore Roberto Fazzone, corni e l' Ispettore superiore Pasquale Petruccelli, tromba. 



Il concerto ha avuto sede nel cortile d'onore della Scuola di Polizia Penitenziaria di Portici, un luogo che sembra sia stato costruito apposta per questo tipo di manifestazioni, data l'ottima acustica. 
Per l'ospitalità e il grande aiuto nell'organizzazione di questo evento ringraziamo la direttrice della S.F.A.P.P. di Portici, la dott.ssa Donatella Rotundo, persona gentilissima e davvero sensibile alle tema della cultura. 
Di solito quando due direttori si incontrano si accendono sempre delle scintille, invece grande intesa e sinergia è nata tra i nostri due direttori, il maestro dott. Leopoldo Fontanarosa, direttore della nostra orchestra ed il maestro commissario Fausto Remini, direttore della Banda della Penitenziaria, speriamo che possano avere tante occasioni per lavorare insieme e creare ancora molti entusiasmanti eventi come quello della scorsa sera. Ringraziamo inoltre il vice-maestro, il vice-commissario Filippo Cangiamila per  aver lavorato alla trascrizione e l'adattamento delle partiture e l'Ispettore capo Franco Napoletano per il coordinamento. 


L'Orchestra della Compagnia degli Artisti di Ottocento Napoletano e la Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria hanno tutte le carte in regola per portare avanti un grande progetto culturale, perché tutte e due le formazioni basano il loro lavoro sullo stesso principio massimo: il perseguimento della legalità e della giustizia tramite la diffusione della cultura. 
Il nostro progetto, denominato Ottocento Napoletano e promosso dalla Curia Arcivescovile di Napoli, vuole infatti  raggiungere quello che definiamo un vero e proprio "Rinascimento" di Napoli e del Meridione d'Italia, mediante la promozione della nostra cultura. E con cultura intendiamo non solo l'ambito delle cosiddette arti maggiori, ma anche del nostro artigianato artistico e della nostra immensa tradizione culinaria, che hanno trovato una sede privilegiata di diffusione e sviluppo nelle scuole attivate presso la nostra grande struttura di Portici: l’Istituto Pennese.


"La Bellezza salverà il mondo" affermava Dostoevskij. Noi tramite la Bellezza dell'Arte vogliamo risvegliare le coscienze. Vogliamo dimostrare che sul nostro territorio è possibile costruire e far vivere un'alternativa al degrado sociale, morale, istituzionale che oramai ha raggiunto nella nostra terra un stato endemico. 
Portando avanti questo progetto abbiamo la possibilità di togliere terreno alla Camorra, che trae forza dall'ignoranza e dall'immobilismo dello status quo, dall'immagine che si da della nostra terra come di un luogo dove alle persone, e soprattutto ai giovani, viene preclusa ogni speranza di riscatto sociale e morale.
Sempre grazie al nostro autofinanziamento, l'apertura di una futura scuola di musica e ad altre iniziative che apriranno la possibilità ai minori a rischio di trovare nell'arte una valvola di sfogo, o magari la realizzazione di un percorso di vita, togliendoli dalla strada e dalle mani della malavita.
Chiudiamo questo post con un grande grazie al nostro fondatore, il "vulcanico" avv. Riccardo Russo, per la sua capacità di spronarci a fare sempre più e sempre meglio e a mons. Carlo Pinto, presidente della Fondazione Pennese, per l'affetto paterno col quale ci segue.
Le foto di questo post e dell'intera serata sono frutto dell'impegno di un grande amico ed artista, Antonio del Gatto, che ringraziamo vivamente.

mercoledì 4 luglio 2012

Repertorio: La Musica per i fuochi d'artificio reali di Handel

Nel nostro prossimo concerto del 6 luglio, proporremo in programma l'intera Royal Fireworks Music del grande compositore tedesco, naturalizzato inglese, Georg Friederich Handel (1685 - 1759).
La composizione di quest'opera fu voluta dall'allora re di Grand Bretagna Giorgio II per festeggiare la firma del trattato di Aquisgrana, stilato al termine della guerra di successione austriaca il 18 ottobre 1748.
Per tali festeggiamenti, il sovrano volle che fosse costruita una enorme "macchina" per i fuochi d'artificio, lunga 124 metri ed alta 34, che fu completata solo nell'aprile dell'anno successivo. Tale opera fu costruita dallo scenografo teatrale italiano Giovanni Niccolò Servandoni, che allocò i musicisti all'interno della struttura su di  una speciale pedana sopraelevata.

Il 21 aprile 1749 vi fu la prima esecuzione con la prova generale che si tenne ai giardini Vauxhall alla quale accorsero ben dodicimila londinesi, creando non pochi problemi di ordine pubblico. Sei giorni dopo, il 27 aprile, vi fu invece l'esecuzione ufficiale al Green Park di Londra. Una esecuzione non molto fortunata in quanto la pioggia, caduta nei giorni precedenti, causò gravi problemi ad alcuni fuochi d'artificio che non si accesero a dovere, creando così un furioso incendio che fece crollare al suolo parte della struttura, causando la morte di tre persone.
Ma veniamo alla composizione. L'organico originario prevedeva una grande orchestra composta da soli fiati e percussioni: 24 oboi, 12 fagotti, 9 trombe, 9 corni francesi, 6 timpani e tamburi. Ma ben presto lo stesso Handel predispose una versione con l'inserimento degli strumenti ad arco, versione scelta per la nostra esecuzione. L'opera, divisa in cinque movimenti, si apre con una grande e solenne ouverture in stile francese divisa in quattro momenti (Adagio, Allegro, Lentement, ripresa dell'Allegro). A questa seguono una Bourée, la Paix (largo alla siciliana), la Réjouissance (allegro) e si chiude con due Minuetti.

Georg Friederich Handel