mercoledì 4 luglio 2012

Repertorio: La Musica per i fuochi d'artificio reali di Handel

Nel nostro prossimo concerto del 6 luglio, proporremo in programma l'intera Royal Fireworks Music del grande compositore tedesco, naturalizzato inglese, Georg Friederich Handel (1685 - 1759).
La composizione di quest'opera fu voluta dall'allora re di Grand Bretagna Giorgio II per festeggiare la firma del trattato di Aquisgrana, stilato al termine della guerra di successione austriaca il 18 ottobre 1748.
Per tali festeggiamenti, il sovrano volle che fosse costruita una enorme "macchina" per i fuochi d'artificio, lunga 124 metri ed alta 34, che fu completata solo nell'aprile dell'anno successivo. Tale opera fu costruita dallo scenografo teatrale italiano Giovanni Niccolò Servandoni, che allocò i musicisti all'interno della struttura su di  una speciale pedana sopraelevata.

Il 21 aprile 1749 vi fu la prima esecuzione con la prova generale che si tenne ai giardini Vauxhall alla quale accorsero ben dodicimila londinesi, creando non pochi problemi di ordine pubblico. Sei giorni dopo, il 27 aprile, vi fu invece l'esecuzione ufficiale al Green Park di Londra. Una esecuzione non molto fortunata in quanto la pioggia, caduta nei giorni precedenti, causò gravi problemi ad alcuni fuochi d'artificio che non si accesero a dovere, creando così un furioso incendio che fece crollare al suolo parte della struttura, causando la morte di tre persone.
Ma veniamo alla composizione. L'organico originario prevedeva una grande orchestra composta da soli fiati e percussioni: 24 oboi, 12 fagotti, 9 trombe, 9 corni francesi, 6 timpani e tamburi. Ma ben presto lo stesso Handel predispose una versione con l'inserimento degli strumenti ad arco, versione scelta per la nostra esecuzione. L'opera, divisa in cinque movimenti, si apre con una grande e solenne ouverture in stile francese divisa in quattro momenti (Adagio, Allegro, Lentement, ripresa dell'Allegro). A questa seguono una Bourée, la Paix (largo alla siciliana), la Réjouissance (allegro) e si chiude con due Minuetti.

Georg Friederich Handel


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