venerdì 29 giugno 2012

Il 6 luglio gran concerto di chiusura!

Il giorno 6 di luglio, alle ore 21.00 presso il cortile d'onore della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria, palazzo Valle, Portici (NA), terremo il nostro concerto di chiusura del primo ciclo di lezioni concerto sul barocco europeo. 



Per questo concerto abbiamo iniziato una fruttuosa collaborazione con la Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria di Portici che ci fornisce cinque dei suoi elementi di punta per il nostro concerto. 
Il nostro organico così cresce a 26 unità e sarà così composto:


direttore d’orchestra
Leopoldo Fontanarosa

violini primi
Giuseppe Grieco
Federica Ferro
Alessia Viti
Ilaria Ferrigno

violini secondi
Ilaria Zarra
Lucia Avagliano
Elena Nunziante
Aurora Sanarico

viole
Natale Atripaldi
Roberto Bianco

violoncelli
Nazarena Ottaiano
Sharon Viola

contrabbasso
 Luigi Castiello

oboi
Ispettore Superiore
Chillemi Natale Mario
Ispettore Capo
Calabrese Giuseppe
Diego Di Guida

fagotti
Francesco Salzano
Vittorio Migliaccio

corni
Ispettore Superiore
Tascione Pietro
Ispettore Superiore
Fazzone Roberto
Antonella Marino

trombe
Raffaele Alfano
Alessio Iovino
Ispettore Superiore
Petruccelli Pasquale

timpani
Vittorio Oriani

clavicembalo
Lilly Carafa




La collaborazione con la Polizia Penitenziaria e con il Ministero della Giustizia non è casuale, ma organica al nostro progetto, "Ottocento Napoletano".
Tale iniziativa punta al perseguimento di quello che definiamo un vero e proprio "Rinascimento" di Napoli e del Meridione d'Italia, mediante la promozione della nostra cultura. E con cultura intendiamo non solo l'ambito delle cosiddette arti maggiori, ma anche del nostro artigianato artistico e della nostra immensa tradizione culinaria, che hanno trovato una sede privilegiata di diffusione e sviluppo nelle scuole attivate presso la nostra grande struttura di Portici: l’Istituto Pennese.
"La Bellezza salverà il mondo" affermava Dostoevskij. Noi tramite la Bellezza dell'Arte vogliamo risvegliare le coscienze. Vogliamo dimostrare che sul nostro territorio è possibile costruire e far vivere un'alternativa al degrado sociale, morale, istituzionale che oramai ha raggiunto nella nostra terra un stato endemico. 
Portando avanti questo progetto abbiamo la possibilità di togliere terreno alla Camorra, che trae forza dall'ignoranza e dall'immobilismo dello status quo, dall'immagine che si da della nostra terra come di un luogo dove alle persone, e soprattutto ai giovani, viene preclusa ogni speranza di riscatto sociale e morale. E con chi potevamo iniziare una collaborazione, se non con chi ogni giorno lavora perseguendo i nostri stessi fini di Giustizia e lotta alla criminalità? A tal proposito ringraziamo per la preziosissima collaborazione:
la dott.ssa Donatella Rotundo
Direttore della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria di Portici
il Commissario Maestro Fausto Remini
Direttore della Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria
Il Vice-Commissario Maestro Filippo Cangiamila
Vice-Direttore della Banda Nazionale della Polizia Penitenziaria


Ecco il ricco programma che proporremo per la serata-evento:

Marc-Antoine Charpentier
(1643 – 1704)

Prelude del Te deum H.146


George Friederic Handel
(1685 – 1759)

"Aria" dalla Water Music, Suite n. 1 in fa magg., HWV 348.

Music for the Royal Fireworks, HWV 351,
(Ouverture, Bourrée, La Paix, La Rejoussance, Minuet I, Minuet II)


Jean-Baptiste Lully
(1632 – 1687)  
   
     Marche pour la cérémonie des tourcs








giovedì 21 giugno 2012

Come raggiungere la nostra sede

DOVE SIAMO
L'Orchestra della Compagnia degli Artisti di Ottocento Napoletano ha sede all'interno dell'Istituto "Pennese" di Portici, nella cappella gentilizia sita al piano terra.
La struttura è collocata verso la fine  di via Armando Diaz, sul lato destro, scendendo la strada, tra via Diaz e via Vittorio Emanuele. 
Se lo volete trovarlo su Google Maps o sul vostro navigatore, vi consiglio di inserire via Armando Diaz n.92, il Pennese si trova di fronte a questo civico.


COME ARRIVARE
AUTO
L' Istituto è abbastanza vicino all'uscita di Ercolano-Portici della A3. Una volta usciti, seguite le indicazioni per Portici e per il Centro. Riguardo al parcheggio, per gli artisti di solito sono riservati dei posti all'interno del parcheggio della scuola che si trova dietro il Pennese, in corso Vittorio Emanuele 1 (girate a destra attorno al palazzo, subito a sinistra vi trovate il grande cancello verde della scuola).
TRENO
Per chi ci volesse raggiungere in Circumvesuviana, può scendere alla stazione di Portici-Bellavista. Una volta fuori alla stazione, proseguite a destra e all'incrocio scendete a destra. Quella strada è via Diaz, scendendo sempre vi troverete il Pennese sulla vostra destra.

COME ACCEDERE
L'ingresso si trova sulla facciata principale. Salite le scale ed attraversare "La Terrazza". Una volta entrati all'interno dell'edificio, scendete al piano terra, in fondo alle scale a destra.


Il "Pennese" è facilmente riconoscibile perché è un edificio antico molto grande, di colore bianco e grigio. 
Se non ci trovate, basta chiedere indicazioni, l'Istituto è conosciuto da tutti.





martedì 19 giugno 2012

colonna sonora di un grande progetto: Ottocento Napoletano


L'Orchestra della Compagnia degli Artisti è nata da un' iniziativa completamente diversa da tutto ciò che di similare è stato intrapreso sul nostro territorio . Non si tratta di uno di quei conglomerati artistici, destinati a sparire miseramente, che sorgono occasionalmente in corrispondenza delle rare elargizioni di denaro pubblico destinati alla musica.
Né vuole essere una compagine artistica che abbia come solo obbiettivo quello della mera sussistenza dei propri componenti, il che spesso si riduce a voler perseguire le "mode dominanti", col solo intento di accattivare il pubblico pagante. Noi siamo molto di più...
La Compagnia degli Artisti e la sua Orchestra sono messaggeri di un grande progetto denominato Ottocento Napoletano, promosso dalla Curia Arcivescovile di Napoli.



Tale iniziativa punta al perseguimento di quello che definiamo un vero e proprio "Rinascimento" di Napoli e del Meridione d'Italia, mediante la promozione della nostra cultura. E con cultura intendiamo non solo l'ambito delle cosiddette arti maggiori, ma anche del nostro artigianato artistico e della nostra immensa tradizione culinaria. 
"La Bellezza salverà il mondo" affermava Dostoevskij. Noi tramite la Bellezza dell'Arte vogliamo non solo promuovere la nostra grande storia artistica e le nostre tradizioni, ma vogliamo risvegliare le coscienze. Vogliamo dimostrare che sul nostro territorio è possibile costruire e far vivere un'alternativa al degrado sociale, morale, istituzionale che oramai ha raggiunto nella nostra terra un stato endemico. 
Portando avanti questo progetto abbiamo la possibilità di togliere terreno alla Camorra, che trae forza dall'ignoranza e dall'immobilismo dello status quo, dall'immagine che si da della nostra terra come di un luogo dove alle persone, e soprattutto ai giovani, viene preclusa ogni speranza di riscatto sociale e morale, poiché nulla è destinato a cambiare.
Oltre alla diffusione del nostro progetto tramite le opere dei grandi compositori, abbiamo in programma, sempre grazie al nostro autofinanziamento, l'apertura di una futura scuola di musica e ad altre iniziative che apriranno la possibilità ai minori a rischio di trovare nell'arte una valvola di sfogo, o magari la realizzazione di un percorso di vita, togliendoli dalla strada e dalle mani della malavita.


giovedì 14 giugno 2012

parole musicali (dalle quali traiamo ispirazione) I


La Musica permette la fusione 
di culture diverse e può condurre, 
attraverso l'armonia delle note 
ed il dialogo degli strumenti, 
a contemplare
la suprema ed eterna bellezza di 
Dio.

Essa è veicolo di un fruttuoso scambio di doni
che spesso arricchisce chi offre, 
più di chi riceve.

Giovanni Paolo II


mercoledì 13 giugno 2012

Avanti tutta con la grande Musica!



In questi giorni ci troviamo a progettare le nuove iniziative per la nostra Orchestra Giovanile della Compagnia degli Artisti. Pian piano, con la scelta degli elementi che dovranno collaborare con noi ed una selezione basata non solo sulla bravura, ma anche sullo spirito positivo e l’impegno serio di quanti vogliono fare parte di questo progetto, stiamo formando un organico stabile,  che pian piano sta iniziando a vivere questa avventura come una "famiglia musicale". 


I ragazzi dell'orchestra iniziano a conoscersi e a fare corpo, trasformando i nostri incontri non solo in una occasione di lavoro e di studio, ma di accrescimento umano, seguendo quell'idea di "esistenzialismo artistico" verso il quale il nostro progetto è proiettato. Per i nostri concerti, Ottocento Napoletano ci ha messo a disposizione un luogo stupendo, sito all’interno del prestigioso palazzo della marchesa Pennese di Cesaro, sede dell’omonima fondazione ed istituto, in via Diaz, a Portici (NA). Noi utilizziamo come sede dei concerti “intra moenia” la chiesetta gentilizia, incastonata come un gioiello all’interno della struttura.


E lì, in un posto che sembra magico, si inizia a respirare Arte. In quel luogo sperimentiamo le nostre idee musicali, le nostre interpretazioni del grande repertorio della musica classica ed in particolare della stagione del barocco europeo.
Negli ultimi concerti abbiamo rivisitato Tomaso Albinoni e Johann Sebastian Bach, puntando ad una nostra personale interpretazione delle loro opere, che, se da un lato tiene conto della lettura che ne hanno dato i grandi interpreti, dall’altro vuole dare a quelle note uno spirito nuovo, rinnovato, nostro. Proponiamo una lettura della musica che sia innanzitutto basata sulla capacità degli esecutori di SENTIRE la musica, per poi trasmettere le proprie emozioni (e se possibile, quelle che voleva trasmettere l’autore) al pubblico. Come diceva Paganini “per far sentire, bisogna prima fortemente sentire”.












Quindi, non vogliamo limitarci a dare ai nostri talenti  l’occasione di esprimersi e di farsi conoscere, ma vogliamo dare al nostro lavoro anche un fine didattico. La maggior parte dei docenti italiani contemporanei è orientato ad insegnare ai ragazzi ad essere capaci di eseguire la musica in modo corretto, intonato, pulito...e basta. Si insegna a seguire le regole auree su come interpretare questo o quel compositore. Regole stabilite dagli interpreti storici, musicisti certamente di grandissima levatura, che però hanno spesso ridotto l’interpretazione soggettiva ad una esecuzione asfittica di norme che, in alcuni casi, uccidono l’inventiva e l’immaginazione del musicista. Privandolo della sua libertà.  Troppi, oggi, non sanno più insegnare l’arte di “sentire” e far vivere la musica, di farla fluire dentro di se, arricchendola delle proprie emozioni, del proprio vissuto, della propria cultura, della propria fantasia, per poi trasmetterla al mondo. Capita che il talento venga ucciso dalle regole. E questa è forse una delle ragioni per cui la musica classica è al lumicino, perché rari sono i Musicisti, ma tanti sono gli esecutori, persone che ripetono all’infinito la versione di un brano data da questo o quel “grande del passato”, preoccupandosi solo di “fare le note giuste” e tutto ciò che è minimamente sufficiente a riscuotere un compenso.


Noi vogliamo riscoprire la capacità di “sentire e far sentire” la musica e la capacità di rendere le note qualcosa di vivo ed attuale e non lo specchio di qualcosa che oramai non è più. Un “sentire” che ci viene dalla nostra storia, dalle tradizioni musicali, dai grandi nomi che sono nati sulla nostra terra e che hanno inventato la musica stessa, ma anche dalla nostra fantasia, dalla nostra capacità di trasformare un’emozione in Arte. E sulla scorta di questo, il nostro progetto è quello di rendere la nostra orchestra un’isola di sperimentazione artistica. Il nostro intento è quello di emozionare l’uditorio, riavvicinandolo alla grande musica, al bello, al sublime, all’Arte, mediante una rinnovata capacità di interpretare e comprendere la stessa, innanzitutto da parte dei nostri giovani musicisti. Rimettere la Musica, con la M maiuscola al centro, perché, come diceva Nietzsche, “Senza la Musica, la vita sarebbe un errore”. 











Leopoldo Fontanarosa
Direttore dell’Orchestra della Compagnia degli Artisti
Ottocento Napoletano
Portici - Napoli